domenica 18 marzo 2012

Io, Mio, No.

Sono le tre parole magiche dei 2 anni. E ora che ci avviamo a grandi passi verso i 3 possiamo aggiungere la quarta: Sosólo (che sta per "nessuno osi neppure avvicinarsi a me che sono grande abbastanza, onnipotente quanto basta e indipendente senza dubbio alcuno per fare qualunque cosa mi passi per la testa Sosólo, ehm da solo"). Il neologismo è stato coniato e viene propagandato a gran voce da Davide che Sosólo vuole fare le scale,  Sosólo vuole chiudere e aprire le porte, Sosólo vuole camminare per strada, nonchè vestirsi, svestirsi, tagliarsi le unghie, allacciarsi le cinture di sicurezza del seggiolino auto, scaldarsi il biberon di latte la mattina, pulirsi il culetto quando va al bagno, mettere olio e aceto nell'insalata. Tanto di cappello a questa voglia di autonomia, che in rarissimi casi viene dimenticata per un "mamma aiuti meee?" (a mangiare a tavola) oppure "mamma baccio" (mamma, prendimi in braccio, non ho nessuna intenzione di camminare. Giusto per ricordarti che è sempre un grave errore uscire senza tir gemellare).
Per il resto abbiamo superato con qualche scossone la varicella (sempre di Davide). Non ricordavo fosse così lunga e devastante! L'ha presa abbastanza pesante, con febbrone e bollicine ovunque, anche in bocca, povero. A poco sono serviti antistaminico e lozione, comunque 3 giorni li ha passati piangendo per il prurito e il bruciore. Nel frattempo Diego, mamma e papà si sono dati da fare con mal di gola, febbri e raffreddori.
Ora siamo in attesa di sapere se si avvererà la profezia del pediatra che da venerdì 23 marzo toccherà a Diego fare i conti con la varicella.

venerdì 10 febbraio 2012

7 cose su di me

Ricevo il premio da StelleGemelle e racconto 7 cose su di me.

1 * Dal primo momento in cui ho guardato i miei teppisti negli occhi ho perso la ragione. E con loro ogni prospettiva è cambiata (e MOLTO anche io)
2 * Sono una buona forchetta e mi piace il vino, quello buono, rosso, fermo e corposo è meglio, e tra i progetti futuri c'è quello di frequentare, un giorno, il corso da sommelier.
3 * Sogno giornate da 48 ore per poter stare di più con la mia famiglia, gli amici, tornare a praticare yoga, leggere e cucinare, studiare fotografia, cucito e lavoro a maglia :-)
4 * Sono pantofolaia e per niente "animale notturno". Preferisco andare a dormire presto e alzarmi presto. Insomma vivere alla luce del sole.
5 * Mare. Vivrei al mare. Al mare mi sento rinascere.
6 * Faccio il possibile per risultare "presentabile", ma vivrei in tuta e scarpe da ginnastica (infradito d'estate). Il trucco e parrucco trovo che sia una perdita di tempo...vado dal parrucchiere ogni 8 mesi, non so da quanto tempo non vado a fare shopping e quando mi alzo la mattina è una continua lotta tra la voglia di sentirmi "in ordine" e la voglia di stare "comoda".
7 * 3 è il numero perfetto. Per me. Vorrei un altro cucciolo. Sarebbe pura gioia immensa (e fatica immane :-)).Ci proverò, anche se i gemelli per me sono già stati un miracolo e forse dovrei accontentarmi. Tentar non nuoce.

Passo il premio a tutti quelli che passano di qua e hanno voglia di raccontarsi un po'!

giovedì 26 gennaio 2012

pannolino addio!! parte prima

senza troppi scossoni durante le feste di Natale Davide ha detto definitivamente addio al pannolino. Di giorno e di notte. Non so come sia successo, pensavo fosse ancora presto (farà 2 anni e mezzo a fine gennaio) ma siccome lo trovavo sempre asciutto e una notte alle 3 mi ha chiamato per andare a fare pipì, io ci ho provato...per ora nessun incidente, è bravissimo!
Tutt'altra storia per Diego. Quando è sveglio il pannolino non lo porta più neppure lui, ma per il riposino e per la notte ce n'è ancora tanta di strada da fare..è sempre pienissimo di pipì. Chissà se anche con lui succederà da sè... La cosa strana è che che Davide era più "indietro" rispetto a Diego nello spannolinamento. Lui è riuscito a farne a meno di giorno tempo dopo rispetto a Diego, poi ha recuperato alla grande.
Prossimi obiettivi sono l'addio al ciuccio e al biberon...ma quella credo sarà una grossa sfida... per il ciuccio perchè tutt'ora se non lo trovano di notte piangono...figuriamoci l'addormentamento! non saprei da dove cominciare. Poi perchè con l'asilo si è verificato un attaccamento morboso a questo "consolino", come lo chiamo io, e toglierlo mi sembra una tortura. Dall'altra parte vorrei riuscissero a farne a meno prima di andare alla materna. Il fatto che sono in due poi non aiuta. Quando un gemello vede il fratello con il ciuccio subito lo chiede anche per sè. Per ora mi limito a non sostituire il ciuccio di Davide, tutto rotto e morsicato...
Quando abbandoneranno il biberon invece non vorrei dicessero addio anche al latte...
Non voglio forzare le tappe, ma se nel frattempo avete consigli sono ben accetti :-)

martedì 24 gennaio 2012

Quale scuola?

Sì, è vero, è presto, prestissimo, ma qui le riunioni sono già cominciate e chiedono già di confermare l'iscrizione per la scuola d'infanzia che inizierà a settembre.
Noi siamo un po' disorientati a tal proposito. Ci siamo da poco trasferiti in un altro paese, dove per fortuna la scelta per la scuola d'infanzia non manca. Il dubbio è, a parità di retta mensile, fra la scuola comunale e la scuola gestita dalle suore.
Premetto che, sia io che marito, siamo atei e non sappiamo come possa essere impostata una scuola d'infanzia gestita dalle suore. Il fatto che vengano trasmessi ai bambini valori cristiani, di per sè lo trovo positivo, ma il fatto che sia fondamentalmente una scuola cattolica forse è un po' limitativo rispetto alla varietà culturale in cui viviamo. A favore c'è che ne parlano tutti molto bene, e questo compensa la carenza nella struttura (decisamente vecchia e riadattata). Il posto alla scuola d'infanzia cattolica è praticamente assicurato, perchè avevamo fatto la preiscrizione con molto tempo di anticipo e sabato ci hanno telefonato per invitarci alla riunione di presentazione in cui verrà anche chiesta la conferma dell'iscrizione (con pagamento di caparra) questo giovedì pomeriggio.
La scuola d'infanzia comunale invece deve ancora pubblicare i bandi per la presentazione della domanda di iscrizione, e la graduatoria non ci sarà prima di marzo/aprile. Di posti disponibili pare ce ne siano, ma non si sa mai...e di questa scuola, anche se ho visto che dispone di una struttura nuova e più adatta allo scopo, non ho riscontri, perchè non conosciamo nessuno che ci possa portare esperienze.
Voi cosa consigliate? avete esperienze, suggerimenti, indicazioni (magari su qualche informazione importante da prendere alla prossima riunione?

lunedì 23 gennaio 2012

La mamma-strega

Sono giorni lenti e sospesi, in cui ogni suono della giornata rimbomba nelle orecchie e la sera si ha voglia solo di silenzio, assoluto e immobile. Sono giorni, dieci ormai, per la precisione, in cui siamo rinchiusi tra le mura di casa, sotto il fuoco incrociato dell'influenza che ci ha colpiti tutti e 4, uno dopo l'altro, senza sconti. Si vive con il fazzolettino di carta in ogni dove, perchè la moccoa è sempre in agguato, la misurazione a campione della temperatura che per qualcuno ha toccato anche i 40,2 gradi, col termometro digitale e non (che il digitale a me non piace mica tanto). La tachipirina ce l'abbiamo per tutti i gusti, in compresse, in supposte, in gocce e in sciroppo, venghino, siori, venghino! E chissà se è stato il virus o qualche effetto collaterale dell'antibiotico, ma la sottoscritta si è trasformata in mamma-strega. La mamma-strega non tollera più dispetti e capricci senza fine del suo bambino, non accetta crisi isteriche da duenne incompreso e ferito nell'orgoglio della fase io-mio-no, amplifica i continui pianti e strilli e lamentele, e a tutto ciò reagisce urlando a sua volta più forte, perde la pazienza e la ragione va in fumo. La mamma-strega si aggira per una casa sottosopra con il bimbo malato di turno in braccio, a volte anche due, lo tiene in braccio per mangiare, lo accompagna in bagno in braccio, lo tiene nel suo letto durante la notte dopo che si è alzata venti volte venti (che le streghe, si sa, di notte non dormono), e i capelli dritti in testa perchè, ebbene sì, per lavarsi i capelli con un bambino in braccio non bastano neppure le magie. E su magie e trucchi la mamma-strega ne sa una più del diavolo! Quel che non si inventa durante il giorno per passare il tempo! Disegna e progetta con i colori, modella e crea con il didò, legge e recita con i libri, canta e balla con la musica...ma questi poteri da strega maldestra non bastano mai a salvare le giornate. La sera, la mamma-strega viene inghiottita dall'oscurità, dal senso di fallimento e frustrazione di non riuscire a gestire i suoi bambini con la giusta leggerezza e serenità d'animo, dal solito, immancabile, senso di colpa e inadeguatezza per la troppa severità e intransigenza, perché deve mandare i bimbi all'asilo tutto il giorno e vede che loro non ci vanno volentieri, e per questo hanno perso la serenità e anche quando sono a casa malati non riesce ad accudirli con amorevole pazienza.

giovedì 12 gennaio 2012

Ciao nonno

è passata una settimana da quando hai raggiunto la nonna in cielo. E' stata durissima lasciarti andare, perchè bisogna accettare che fossi stanco dei tuoi 98 anni, e volessi riposare per davvero, finalmente di nuovo accanto a chi hai amato per una vita. Accanto a Lei, con i gambaletti color carne, le scarpe larghe e le gonne tutte uguali. Lei che per farmi contenta preparava tortellini tutti i giorni, ed io li mangiavo anche se non ne potevo già più. Lei che mi cullava, dondolandomi tutte le sere seduta sul letto, e mi raccontava le favole prima di dormire, sempre le stesse. Lei che adorava giocare a carte, come me, prima che il Signor Alzheimer la prendesse tra le sue braccia e se la portasse via. Lei, che adorava i bambini, ma che quando gli ho detto "nonna! ne aspetto 2!" mi ha risposto, poco prima di lasciarci, che sarebbe stato meglio mi prendessi 2 pupazzi. Lei che aveva il sorriso per tutti ma tempo solo per me e mio fratello. Che a Natale faceva il riso in brodo con la carne dentro che a me non piaceva (mentre a te sì), ma tanto c'erano sempre i tortellini. Lei che tutti i pomeriggi mi aspettava davanti alla scuola, anche con i bigodini in testa. Lei...e le rose del suo orto...L'ultima rosa da parte tua nonno, gliel'ho portata io, il giorno che ci hai lasciato. Una rosa gialla, la sua preferita, per raccontarle che presto saresti tornato da Lei per non lasciarla mai più. Io invece mi tengo stretta i ricordi. Del tanto tempo passato insieme. Delle litigate davanti alla tv, perchè io volevo guardare i Puffi e tu il tg. Delle partite a tresette...e pensare che ora non mi ricordo più come si gioca. Di quando mi hai insegnato ad andare in bicicletta. Delle lunghe estati al mare insieme, e gli interminabili giri sulle macchinine a gettone...ti divertivi di più tu a guardarci che noi!  E le sfide a braccio di ferro...sudate, ma chissà perchè sempre vinte. La verticale sulle mani, io ma anche te! (e già non eri più un ragazzino!). Le corse nell'orto a bere l'acqua fresca dal tubo di gomma. L'inconfondibile fischio con cui mi richiamavi dalla finestra quando era ora di mangiare. Ed i lunghi racconti sulla guerra, e sulle tue birichinate, sempre in bilico tra realtà e fantasia, ma che avrei sentito e risentito per sempre. Mi mancherai nonno, mi mancherà il tuo entusiasmo, le tue braccia forti, l'allegria e la semplicità.