lunedì 23 gennaio 2012

La mamma-strega

Sono giorni lenti e sospesi, in cui ogni suono della giornata rimbomba nelle orecchie e la sera si ha voglia solo di silenzio, assoluto e immobile. Sono giorni, dieci ormai, per la precisione, in cui siamo rinchiusi tra le mura di casa, sotto il fuoco incrociato dell'influenza che ci ha colpiti tutti e 4, uno dopo l'altro, senza sconti. Si vive con il fazzolettino di carta in ogni dove, perchè la moccoa è sempre in agguato, la misurazione a campione della temperatura che per qualcuno ha toccato anche i 40,2 gradi, col termometro digitale e non (che il digitale a me non piace mica tanto). La tachipirina ce l'abbiamo per tutti i gusti, in compresse, in supposte, in gocce e in sciroppo, venghino, siori, venghino! E chissà se è stato il virus o qualche effetto collaterale dell'antibiotico, ma la sottoscritta si è trasformata in mamma-strega. La mamma-strega non tollera più dispetti e capricci senza fine del suo bambino, non accetta crisi isteriche da duenne incompreso e ferito nell'orgoglio della fase io-mio-no, amplifica i continui pianti e strilli e lamentele, e a tutto ciò reagisce urlando a sua volta più forte, perde la pazienza e la ragione va in fumo. La mamma-strega si aggira per una casa sottosopra con il bimbo malato di turno in braccio, a volte anche due, lo tiene in braccio per mangiare, lo accompagna in bagno in braccio, lo tiene nel suo letto durante la notte dopo che si è alzata venti volte venti (che le streghe, si sa, di notte non dormono), e i capelli dritti in testa perchè, ebbene sì, per lavarsi i capelli con un bambino in braccio non bastano neppure le magie. E su magie e trucchi la mamma-strega ne sa una più del diavolo! Quel che non si inventa durante il giorno per passare il tempo! Disegna e progetta con i colori, modella e crea con il didò, legge e recita con i libri, canta e balla con la musica...ma questi poteri da strega maldestra non bastano mai a salvare le giornate. La sera, la mamma-strega viene inghiottita dall'oscurità, dal senso di fallimento e frustrazione di non riuscire a gestire i suoi bambini con la giusta leggerezza e serenità d'animo, dal solito, immancabile, senso di colpa e inadeguatezza per la troppa severità e intransigenza, perché deve mandare i bimbi all'asilo tutto il giorno e vede che loro non ci vanno volentieri, e per questo hanno perso la serenità e anche quando sono a casa malati non riesce ad accudirli con amorevole pazienza.

3 commenti:

  1. Meglio che la mamma strega chiami qualcuno in soccorso, parente / amica / baby sitter / ti-pago-ti-prego-basta-che-vieni!
    Altrimenti la strega rischia l'esaurimento nervoso...

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  2. eh già Slela...la direzione è proprio quella. Meglio tornare sui giusti binari e cercare una qualche valvola di sfogo..ma quale?!?! qui manca tempo e denaro!

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  3. Non ti preoccupare, passerà, ma purtroppo con due a volte, si cade in un vortice buio, basta andare a buttare , il sacco della spazzatura per poter rinascere un pochino.

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