sabato 24 dicembre 2011

A volte ritornano


Capita che a volte ritornino nella blogsfera...
Dopo un trasloco organizzato in fretta e furia in meno di un mese, mentre i bambini dormivano...dopo essersi accampati in una nuova casa, provvisoria, ma tutto sommato soddisfacente anche se con il letto in salotto...dopo aver corso per uffici, con fotocopie, documenti e domande da compilare per sistemare la burocrazia che avvolge qualunque cambio di residenza... dopo aver cercato di adattarsi a nuovi ritmi, abitudini, spazi ed orari...perchè dover ritarare le giornate con 20 minuti di strada in più all'andata e al ritorno non è cosa da poco...ma si fa, per il bene dei bambini che ti dicono che se non cambiano il nido subito dopo l'inserimento soffrono meno il tutte queste novità...dopo un mese di otiti, tossi, febbri e notti in bianco e ad inventarsi acrobatici passaggi per gestire il lavoro e i bambini a casa...dopo nuovi dubbi, non ancora risolti, su un eventuale cambio di nido per i teppisti, alla luce di un aumento spropositato delle rette causate dal trasferimento di residenza a un altro comune o su un eventuale affidamento ai nonni (i cui principi educativi non sempre condividiamo) fino all'iscrizione di settembre alla scuola materna...dopo la "riorganizzazione aziendale" del posto di lavoro che lascia in piedi la sottoscritta, il caposempreingiro e una collega in maternità (ed ha tagliato tutto il resto)...dopo l'amaro in bocca che si continua a mandare giù per questioni non risolte e di cui, più passa il tempo, e meno vedi la soluzione...ho accumulato talmente tanta stanchezza da essere stata definita "pallida come un vampiro bluastro", ma passo di qua, per augurare un meraviglioso Natale a tutte voi

lunedì 3 ottobre 2011

Inseriti

Ebbene sì, ce l'abbiamo fatta. Il tanto chiacchierato inserimento per i miei teppisti è giunto al termine. Devo dire che dopo lo scivolone iniziale è andata bene. Hanno avuto le loro normali "crisi", ma ce l'hanno messa tutta per integrarsi presto e nel migliore dei modi.
I tempi alla fine li hanno decisi loro. Oggi dovevo andarli a prendere alle 13.30, dopo il pranzo, prima di dormire. Alle 13.10 squilla il telefono. E' la dada del nido che piuttosto stupita mi informa che i miei gemelli quando hanno visto gli altri bimbi andare a nanna si sono accodati ed impossessatisi di un lettino a testa si sono messi a dormire. Io sono rimasta senza parole, meravigliata e contenta. E' bello sapere che sono tranquilli e a loro agio nel nuovo ambiente, con le nuove abitudini, con nuove persone a prendersi cura di loro, e ancora più confortante sentire che le dade dicono sempre che si vede che sono bravi, e bimbi sereni. Alle 15.45 sono andata a riprenderli ed erano tutti seduti a tavola a fare merenda, composti e in silenzio e Diego stava mangiando di gusto la crostata (lui che dei dolci non ha mai voluto sapere). Sono usciti dall'asilo carichissimi di energia. Hanno fatto di corsa il tragitto fino a casa e stasera alle 20 sono crollati a letto.

Voi, bimbi miei, avete finito l'inserimento, e prendendo in prestito un titolo di Terzani è il caso di dire che "la fine è il mio inizio"... eh già, con oggi si chiude un capitolo durato ben 2 anni e mezzo. Un lungo percorso che mi ha permesso di godermi il tempo con voi da quando vi sentivo crescere nella pancia fino ad ora che correte, saltate, parlate e decidete. Finisce la fatica e l'infinita soddisfazione di giornate lunghissime e piene, in casa, noi tre insieme, a piangere, ridere, conoscerci, imparare, coccolarci. Finite le poppate, le prime pappe, finiti quasi anche i pannolini, finito il gattonare, i sonaglini, i mille risvegli notturni. Finiti anche i momenti tutti solo per noi, quei momenti nel lettone, per svegliarsi piano, la mattina e il pomeriggio, i ritmi che ogni tanto potevano anche essere lenti, da osservare, assaporare e respirare fino in fondo.
Inizia un capitolo nuovo. Le giornate saranno fuori casa dal mattino alla sera, per tutti e 4. La mia testa dovrà tornare a concentrarsi anche su altro da voi. E per voi inizia ad aprirsi un mondo nuovo, fatto di altra gente, altri luoghi.Iniziano le amicizie, e i giochi con altri bimbi, inizierete a capire che non siete solo in 2, ma sempre in 2... Con domani iniziano le corse per far presto la mattina e la voglia matta di tornare a prendervi la sera.
Sono curiosa di tornare ad uscire da questo mondo ovattato di mammità in cui ci siamo incontrati, ma già lo so...già lo sento che mi mancherete tanto...troppo...

martedì 13 settembre 2011

Cronaca di un primo giorno

E' arrivato, anche per noi, il primo giorno di asilo nido. Tanta l'attesa, le aspettative, tanti bimbi nuovi, giochi, colori, rumori...
I teppisti ci volevano andare all'asilo, tutte le volte che ci passavamo davanti e chiedevo loro "ci volete venire all'asilo?" rispondevano in coro "scì".
Stamattina ci siamo andati, siamo arrivati troppo presti perchè stavano ancora arrivando i bimbi dell'anno scorso. Così abbiamo fatto una passeggiata e siamo tornati. Ci aspettavano gli altri 3 "novellini" e le dade.
Un'aula piccolina per 11 bimbi (ma ne mancano altri 4 che inizieranno a ottobre) e 4 genitori.
I teppisti hanno posato i loro occhioni su tutte quelle faccine nuove, sui giocattoli sparsi intorno, studiato le pareti colorate e i tavoli e le seggioline piccolissime. Hanno fatto qualche giro su se stessi, piano, mentre intorno gli altri bimbi correvano e giocavano. Poi si sono avvicinati a un paio di macchinine. Hanno cominciato a prendere confidenza con l'ambiente, fatto scambi di trenini, piatti, bambole.
Hanno cercato la mamma, ogni tanto, per accertarsi che fosse lì a guardarli giocare e mostrare le loro nuove conquiste. Poi si sono seduti tutti insieme attorno a un tavolo quadrato basso basso, su sedie piccolissime, hanno mangiato la frutta e bevuto l'acqua, tranquilli ai loro posti. Insomma...è andata bene, è andato tutto bene fino a quando non siamo usciti a giocare nel giardino dove ci sono scivoli, macchinine, tricicli & C. Si è scatenato il putiferio. Ovviamente volevano entrambi la stessa macchinina (ce ne saranno 20 diverse) e guai se altri bimbi si avvicinavano per farci un giro. Hanno pianto come dannati, scalciato come muli, battuto la testa per terra, si sono picchiati tra loro e provato a picchiare gli altri al grido di "è miiiiioooo". Non c'era verso di farli scendere neppure per fare pipì. infatti Davide pur di non abbandonare il gioco l'ha fatta lì. Ora, va bene la novità, va bene tutto, ma non erano gli unici a fare inserimento. Gli altri bimbi, anche loro a casa per 2 anni solo con la mamma, non hanno avuto queste reazioni. Non c'è stato verso di calmarli, se non con il ciuccio (è da quando hanno 1 anno che lo usano solo per dormire, ma oggi non c'è stata alternativa valida) e lo show è continuato tornati a casa (ovviamente litigandosi gli altri giochi) facendo capricci isterici e disperati per ogni cosa.
Di positivo c'è che possiamo solo migliorare...ma se questo è l'inizio (e ancora non c'è stato il distacco) prevedo che sarà un inserimento impegnativo.
Fino ad ora i capricci li abbiamo affrontati principalmente ignorandoli, aspettando che passassero, ma ora stanno diventando sempre più forti, non so come descriverli..."fisici", loro non riesco più a calmarsi e raggiungono vette di isterismo inaspettato..voi cosa mi consigliate? anche i vostri figli hanno passato questa fase?come affrontarla?

giovedì 25 agosto 2011

Di tutto un po'.

Nella testa si raccolgono così tanti pensieri che tenerli in ordine per scriverli è un'impresa!
E' il momento di fare un po' di ordine...non più solo fuori, ma anche dentro.
Le nostre (quest'anno lunghiiiissime) vacanze sono giunte al capolinea.
C'è stata l'occasione di fare ancora mare...e che mare...una coppia di amici ci ha chiesto se volevamo trascorrere con loro una settimana in Sardegna, ospiti a casa loro. Dopo 30 secondi di dubbi (il primo viaggio lungo con i teppisti, il costo esorbitante del traghetto, la convivenza teppisti-amici senza figli, la vita da spiaggia che non era proprio quella consigliata dal pediatra), abbiamo accettato. Ed è stato davvero un successo. Non avrei mai immaginato che sarebbe andata così bene.
Il viaggio è stato lungo ma con entusiasmo, cabina in traghetto e tante energie da spendere correndo dietro ai bimbi su e giù, dentro e fuori tutto il traghetto, alla fine è passato. I nostri amici sono stati incredibili con Diego e Davide, hanno giocato, riso e scherzato con loro, li hanno tenuti d'occhio, alternandosi solo se c'era bisogno a me e marito senza mai essere invadenti, senza voler strafare, facendosi spesso anche i fatti loro senza preoccuparsi troppo dei bambini. Hanno persino concesso una serata di libera uscita a me e marito, che una volta messi a letto i pargoli siamo andati a fare una passeggiata in paese.
Ogni giorno una spiaggia diversa. Partivamo la mattina e rientravamo la sera, e i gemelli si sono dati alla pazza gioia pranzando con pasta fredda, un po' di sabbia, frutta e un po' di sabbia, e sparandosi poi minimo 2 ore di riposino nel passeggino doppio, in cui ormai non entrano neanche più. Dentro e fuori dall'acqua senza fermarsi un attimo, inventandosi giochi con i sassi, i rami, le alghe che trovavano nella sabbia.
Per me questa è stata LA VACANZA. Anche marito ha detto che ero irriconoscibile da quanto ero serena, tranquilla con i bimbi, senza ansie o apprensioni...Ho staccato davvero la spina, da tutto e tutti, e mi sono goduta la mia famiglia al 100% oltre a tornare a condividere il tempo con gli amici.
Nonostante la fatica fisica (spostarsi ogni giorno con chili di borse, spingere il passeggino doppio per centinaia di metri sulla sabbia, correre e giocare con i teppisti) quella settimana mi ha rigenerato.
E poi ora sappiamo che si può fare. Si può partire anche da soli con 2 duenni, per 12 ore di viaggio, e fare mare bello, come piace a me, anche senza spiagge attrezzate.
Ora però siamo di nuovo a casa. Siamo quasi a settembre, e ci aspettano tante novità e buoni propositi da realizzare.
Tra poco i miei bimbi inizieranno l'asilo nido...e per me è come se diventassero un po' più uomini :-)
Di conseguenza io tornerò al lavoro...a tempo pieno...e allora dovrò reinventarmi come organizzare e organizzarci nel poco tempo che ci resta a disposizione...perchè ogni istante libero vorrei potermi godere i bambini, visto che tutta la settimana saranno con me solo la sera. E allo stesso tempo trovare risorse ed energie per tutto il resto (casa, spesa, cucinare, ecc..) senza toglierle a loro.
Poi ci sarà il trasloco, ma prima dobbiamo vendere ancora la nostra casina..e speriamo di toglierci al più presto questo pensiero.
Infine vorrei trovare un po' di tempo per me. Per leggere, cucinare, tornare a fare yoga (visto anche che continuo a bloccarmi con la schiena), ad avere voglia di mettere la crema dopo la doccia e lo smalto sulle unghie, riallacciare rapporti sociali, andare a trovare la mia amica a Grosseto e riuscire a vedere più spesso quelle che ho qui vicino.
Ma già so che per realizzare tutto questo mi ci vorrebbero giornate di 48 ore.
Per adesso, con il caldo che mi stronca le gambe, abbandono a questi voli pindarici, in attesa di un effetto insperato dei sali minerali che trasformi i miei propositi in energie da spendere concretamente.

lunedì 1 agosto 2011

Mare

L'esuberanza di Davide.
Gli schizzi di acqua di Diego.
Nuove parole (mae= mare, pappo=tappo Davide, patto=tappo Diego, dui=due, tutti=tutti, tagna=montagna, ata-ata=alta, acca=acqua, su=su, tsì=, tsassi=sassi, mmium=moto,macchina, anna=Anna, pa-ne=pane, pollo=pollo, tonno=tonno, potto=prosciutto).
L'odore di sole e di sale mescolato a quello di latte e biscotti.
Il profumo tiepido di sonno sul loro collo, accoccolati appena svegli nel lettone.
Le risate sulle macchinine.
La voglia incontenibile di gelato.
I sassolini nelle scarpe.
La doccia sempre in 2.
Davide che butta in aria le braccia come un bimbo grande sul brucomela.
I giri in bicicletta fino al porto.
Raccogliere i pinoli.
Le torri alte alte con la sabbia.
Fare i pazzi con le onde.
Mille volte sullo scivolo.
Mangiare all'aria aperta.
Tanti massaggi con la crema.
Diego che sembra un bagnino anni '50 in piedi nel canotto attaccato alle maniglie.
La nuova paura di Davide: i galli.
Le dormite colossali.

Siamo tornati, ma questo è ciò che terrò con me di questo mese di mare in Romagna.


mercoledì 27 luglio 2011

2

Sono arrivati con tutta la loro energia, a portare il sole su un mare di luglio fitto fitto di nuvole..
2 anni...Auguri amori miei...non dimenticherò mai il risveglio nel cuore della notte per la pancia ingombrante, l'ennesima perdita di sangue..le solite contrazioni che si scatenano dalla 28esima settimana. Sveglio Marito. Si deve tornare in ospedale..già che ci sono mi faccio una doccia e mi lavo i capelli. Alle 5 dopo l'ultima foto alla pancia affollata, partiamo. Uff, però che male alla pancia stavolta! In ospedale solite procedure, tracciato, colloquio..ma alla visita stavolta si accorgono che il travaglio è in atto e non si può più fermare. Alè, telefono a Marito che aveva lasciato la valigia in macchina ("tanto vedrai che ti rimandano a casa"). Mi preparano, mi fanno la spinale per il cesareo (ma come si fa a stare fermi per farsi fare l'anestesia quando hai le doglie?!?!). L'emozione è troppa e inizio a piangere e a ridere allo stesso tempo, non capisco più cosa mi dicono anestesista, dottore e infermiere. Buio.
Riapro gli occhi in un letto nella sala dei tracciati (il reparto maternità sovraffollato, letti nei corridoi e in ogni dove). Arriva Marito che non è sicuro di aver dato i nomi giusti ai nostri bimbi..non se li ricordava più dall'emozione! E con sè in una di quelle culle trasparenti che tanto avevamo sognato c'è Diego, un dolcissimo aquilotto che si perde dentro una tutina per prematuri comunque troppo grande. Sentire quel mucchietto caldo sul mio petto, respirare la sua pelle e non smettere più di guardarlo. Davide ho potuto abbracciarlo solo 2 giorni dopo, con l'emozione di partorire un'altra volta. Piccolo come una bottiglia d'acqua, ma già bellissimo con il suo sguardo intenso, tenace, pieno di voglia di vivere.
Non sono cambiati. A 2 anni è incredibile riscoprire in loro le sfumature che li distinguevano già il primo giorno. A 2 anni sono il mio orgoglio più grande, il carburante delle mie giornate.
Per me sono gioia e sudore, fatica e allegria, conquiste e fallimenti, abbracci e sgridate, giochi e coccole. Ancora auguri miei piccoli teppisti.
La vostra mamma.

giovedì 30 giugno 2011

Si parte!!

Finalmente sono arrivate le nostre vacanze e domattina partiamo per il mare!
Abbiamo superato lo scoglio "valige", o trasloco che dir si voglia..quest'anno si sta via tutto il mese di luglio (caso più unico che raro e anche per gentile concessione dei nonni)e pare ci si debba portare dietro mezza casa. È la nostra prima vacanza in 4 e anche se il riposo so già che è utopia sono proprio felice di partire.
Un caro saluto a chi passa di qua ogni tanto, io se riuscirò verró a sbirciare sui miei blog preferiti.
Ciaoooo

martedì 28 giugno 2011

cortesia

Ieri sera a cena a casa nostra con amica E. e il suo promesso sposo L.
Momento del gelato.
Amica E. : "Davide mi daresti un po' del tuo gelato?"
Davide : "gno."
Amica E. : "Daiii, per favore...."
Davide : "gno gno."
Amica E. : "perchè???"
Davide : "..."
dopo un attimo Davide alza gli occhi dalla sua tazza mi guarda, indica con il suo ditino cicciotto la ciotola vuota di amica E. e fa "mamma! accà!" (= "mamma per cortesia dai un altro po' di gelato a questa signorina così vediamo se la smette di importunarmi e posso continuare a gustarmi il mio gelato in santa pace")
che cavaliere...

domenica 12 giugno 2011

Il dado è tratto!

E' stata un'evoluzione improvvisa. O compresa solo ora. O ancora un azzardo esagerato, incoscienza allo stato puro! Forse un abbaglio, ma si dice che indietro non si torna...
Dunque oggi è ufficialmente iniziato lo spannolinamento dei teppisti. 
Diego è da un pezzo che manifesta intolleranza al pannolino, che si accentua quando fa molto caldo. Il vasino lo avevamo comprato qualche tempo fa, così, per familiarizzarci un po', e prima di capirne il reale utilizzo è stato mezzo di trasporto, scaletta, copricapo, parcheggio macchinine, lettino pupazzetti. Qualche volta è stato usato in modo appropriato, ma ho sempre pensato più per un caso fortunato che per effettiva consapevolezza. 
Però, vista l'insofferenza di Diego al pannolino, più acuta in questi giorni, visto che il post di Laura alla fin fine mi ha incoraggiato (perchè diciamocelo, ma chi ci crede che sia una passeggiata come la raccontano i libri o le mamme dei bimbi del Mulino Bianco?!?!) ho pensato bene di provarci, che poi a settembre già c'è l'inserimento al nido, io sarò al lavoro tutto il giorno e ci sarà meno tempo e in effetti non vorrei rimandare all'estate prossima, alle soglie della materna e con il trasloco da fare.
Quindi sabato ci ha visti tutti e 4 in missione acquisto mutandine. Poi ci siamo procurati qualche libricino in biblioteca per intrattenerci nel momento "del bisogno".
Il bollettino di guerra del primo giorno è stato il seguente: con Diego direi che è andata più che bene. Sul vasino ci viene volentieri, cerco di portarcelo ogni 45 minuti, tutte le volte che ci si siede fa pipì (anche solo un goccio) e si è bagnato solo una volta oggi perchè ho lasciato passare troppo tempo. Ha fatto anche la cacca (credo per puro caso) e dopo il riposino il pannolino era asciutto. 
Con Davide è diverso. Il fatto è che io non credo che Davide sia pronto. Il suo pannolino è sempre stracolmo di pipì, quando lo metto sul vasino non fa quasi mai nulla (sempre per puro caso credo ci abbia fatto 2 volte la cacca oggi), ci vuole andare solo quando vede suo fratello e si è bagnato 4 volte.
Secondo voi dovrei lasciare perdere con Davide e aspettare? Solo che quando ci va Diego vuole andarci anche lui..che faccio, gli tengo il pannolino e glielo tolgo quando vuole andare sul vasino? continuo a portarci anche Davide ogni 45 minuti? ma mica sempre ci vuole venire...
aspetto anche con Diego visto che comunque non è che mi dice lui che deve fare pipì, ma ce lo porto io a intervalli regolari...?
Se avete consigli e suggerimenti (tipo come si fa quando si è fuori di casa che non si può metterli sul vasino ogni mezz'ora?e in macchina?e se scappa la cacca -che non lo dicono-?) per affrontare questa nuova avventura sono ben accetti!!

domenica 5 giugno 2011

Favole

Venerdì sera ero sola con i teppisti perchè marito è uscito a suonare con la band. I bimbi erano stati in casa tutto il giorno per il temporale che ha lasciato il parco bagnato, così la giornata è stata più impegnativa del previsto. Loro erano particolarmente "energici" e l'ora di andare a dormire ancora troppo lontana, così abbiamo inaugurato l'era delle favole della buonanotte. So che fa bene leggere ai bambini, ma i miei hanno una capacità di concentrazione che rasenta lo zero, soprattutto quando sono insieme. Leggere con uno per volta è un conto, ma catturare l'attenzione di tutti è due, senza che si molestino o distraggano a vicenda non è stato fino ad ora possibile.
Venerdì invece è stato quasi un successo! I teppisti nei loro lettini, ovviamente in piedi, lanciando ciucci e pupazzetti a ripetizione, ma per un attimo ho quasi avuto l'impressione che mi stessero ascoltando...forse. Da allora abbiamo letto una storia tutte le sere anche se il copione si ripete con lancio inappropriato di oggetti e salti e acrobazie nel lettino. Che dite, meglio che lascio perdere visto che forse non è ancora il momento?
O continuo a leggere anche se mi ascoltano per 3 secondi netti? nel caso avete da consigliarmi qualche libro adatto a loro? per ora ci affidiamo alle storie della buonanotte di Winnie the Pooh..

giovedì 26 maggio 2011

Faccio outing: sono una mamma chioccia

Il bello di leggere le altre mamme blogger è anche questo. A volte i post di altre mamme fanno riaffiorare emozioni e riflessioni e allora un commento non basta ad esprimerle tutte, diventerebbe troppo personale e divagando si finirebbe per dilungarsi troppo. Questa volta è questo post di Diana che mi fa tornare a scrivere.
Quando una mamma deve tagliare il cordone ombelicale con i propri figli? quando e quanto lasciarli alle cure di altre persone?
Premetto che la mia visione razionale sull'argomento è in netto contrasto con quello che poi mi è esploso nel cuore non appena ho sentito i battiti dei cuoricini dei teppisti nella mia pancia. 
Come forse ho già accennato, io, per cause di forza maggiore, sono cresciuta per la maggior parte con i miei bisnonni, che ho amato alla follia e che comunque nulla hanno tolto all'amore che nutro per i miei genitori, quindi da figlia ho vissuto un taglio decisivo del cordone ombelicale e posso dire che non ha portato traumi (o io ne sono tuttora inconsapevole). Per questo motivo, avendo già provato l'esperienza, ho sempre sostenuto che sì, anche io avrei lasciato spesso i miei eventuali figli ai nonni o ad altrui amorevoli cure in caso di necessità o anche per riposare/distrarmi. 
Ecco, appunto. Ho detto "eventuali figli". E qui mi tocca fare outing, perchè non so fino a che punto il mio vissuto abbia influenzato il mio modo di vivere la maternità. I miei teppisti sono stati a lungo desiderati, sono frutto di un percorso lento, doloroso ed estenuante, sono arrivati dopo lacrime e delusioni e punture nella pancia, dopo anni di esami e controesami, sono un sogno che si è fatto realtà quando ormai facevo fatica a continuare a crederci e a sperare. Per questo quando nell'ambulatorio della PMA mi hanno detto "signora, lei è incintissima! sono 2!" è stata gioia allo stato puro, al limite della follia. Per questo forse faccio ancor più fatica a separarmi da loro anche per poche ore. Non sento il diritto di sentirmi stanca, affranta, di lamentarmi (a parte qui sul blog, ma è la mia valvola di sfogo). Loro sono le mie meraviglie, sono stati talmente sudati che non voglio perdermi un attimo dei loro sguardi, dei loro sorrisi. Sono gelosa dei loro baci e dei loro abbracci, voglio esserci quando fanno nuove scoperte per vedere quelle espressioni buffe sui loro visini. Poi magari sclero, la sera arrivo uno straccio e per trovare il tempo di lavarmi i capelli devo incastrare ogni cosa al millimetro, ma senza di loro non ci so stare. 
Eppure tanti anche con noi hanno insistito "ma perchè non li lasciate! Qualche giorno, a dormire....così vi riposate!!". Questo fin da quando erano piccolissimi. Fin da quando ancora li allattavo. Perchè sì, fino ai 3 mesi e mezzo usavo anche il tiralatte, dopo il latte non l'ho avuto più e gli ho dato l'artificiale. Perchè l'unico modo di aiutarci pareva tenere i bambini, mentre in realtà per una mamma l'aiuto migliore è l'incoraggiamento ad accudire lei stessa i propri figli, la garanzia di un po' di intimità nel momento di allattare, una mano con tutto il resto. Ho ceduto poche volte a questo tam tam (che continua ancora oggi anche se per carità non è da mettere in dubbio la preziosa disponibilità dei nonni & C., per fortuna). Una volta è stato circa 20 giorni dopo il parto quando marito per farmi distrarre (era dalla 28esima settimana che vivevo tra letto, divano e ospedale per minaccia di parto prematuro) mi ha portato al cinema un pomeriggio a sorpresa. Risultato: ho pianto a guardare "L'era glaciale", controllavo compulsivamente il cellulare per vedere se mia mamma (che teneva i bimbi) chiamava, e sono arrivata a casa con la maglietta fradicia di latte. La seconda volta ho ceduto a mia mamma che per concedermi una notte di sonno (effettivamente erano 2 mesi che non riuscivo a dormire più di 2 ore di fila) mi ha tenuto i bimbi a dormire a casa sua. Risultato: non ho chiuso occhio e alle 6 di mattina mi sono alzata per andarmeli a riprendere. Insomma quando li ho lasciati per "riposare" come tutti intorno suggerivano è stata più una violenza che altro, non lo rifarei, anche perchè l'ho fatto soprattutto per far tacere le continue insistenze e insinuazioni di esagerazione o rifiuto di aiuto (ma è così difficile da capire che ci sono mille altri modi di aiutare una mamma?). Ovvio che desidero che i miei teppisti stiano bene anche quando io non ci sono ed è naturale che la loro rete di rapporti sociali si allargherà sempre di più (a settembre poi andranno al nido), e a volte mi capita di doverli lasciare per necessità, una visita medica, una spesa al supermercato con calma, ecc. ma non è giusto forzare i tempi o insistere sui modi, nè di una mamma, nè di un bambino. Non è giusto etichettare negativamente una mamma che ce la mette tutta e fa del suo meglio, giorno dopo giorno, per crescere i suoi figli e che con loro ci sta con piacere. Se così deve essere vado orgogliosa del mio essere Mamma Chioccia.

mercoledì 27 aprile 2011

Il mattino ha l'oro in bocca

Sono le 9.30. Ho già un figlio con un occhio nero e gonfio (spigolo cassetto), un netbook senza net, una gatta in carenza di coccole che ha vomitato gli ultimi 3pasti, una montagna di panni da stirare e un'altra da lavare e sono a quota 4 cambi di pannolini.. Proviamo ad uscire, và!

lunedì 25 aprile 2011

4 giorni

Sono stati 4 giorni da ricordare. Per la semplicità e la spensieratezza.
4 mattine di teppisti nel lettone, di colazioni con calma.
4 giornate all'aria aperta, di bimbi che corrono sul prato, che calciano una palla e giocano su uno scivolo piccolo piccolo regalato dai nonni per Pasqua. Risate cristalline che riempiono le orecchie e il cuore.
Raccogliere insieme l'uovo appena fatto dalla gallina e portarlo ancora caldo alla nonna per fare una frittata per la cena.
Coreografie scatenate e originali scoperte grazie ad un inaspettato amore per la musica reggae, in particolare Bob Marley.
Una mattina al parco a rincorrere i piccioni e un pomeriggio in piazza a rincorrere gli aerei che volano bassi.
Infinite scorpacciate di fragole.
Passeggiare in bicicletta in campagna guardando fiori, caprette, asinelli, cani e gatti.
Giocare a nascondino dentro una tenda rossa troppo piccola per i grandi, prima di fare la nanna..
Questo è quello che ho trovato dentro il mio uovo di Pasqua.

martedì 5 aprile 2011

prove tecniche di comunicazione

Ci siamo. E' esplosa la primavera, la natura rifiorisce, il sole scalda e arrossa le guanciotte, 4 piedini scalzi e cicci camminano per casa e all'improvviso ecco anche le prime parole. Più che altro timidi (ma no, non troppo, che i teppisti non parlano, urlano e ripetono in loop) tentativi di comunicare. Abbandonare il dialetto giapponese che parlano correntemente è difficile, ma sono fiduciosa :-) ecco qualche estratto:

"Bau" = cane e ogni altro animale non identificato(e fin qui...)
"Mao" = gatto (ci sta)
"Ja" = sì (chi gli ha insegnato il tedesco?)
"gno" = no
" 'ngo" = ancora
"tutù" = macchina (insegnato dai nonni....ma perchè poi??)
"Au" = aereo
"Bu" = buio / fantasma
"ciu ciu" = treno (ma la pronuncia non sempre lo distingue da "tutù")
"pai" ma anche "papàii" = pappa, pane, generi alimentari vari
"pa" = palla / parco
"mamà" = mamma
"papà" ma anche "babà" = papà
"gnogna" = nonna / nonno
"gnagna" = lettino, ciuccio, pupazzino per dormire
"bdulù" = Balù, Matìs (le nostre gatte)
"dgiu" = giù

al ricco vocabolario si aggiungono i versi di tanti animali più o meno propriamente interpretati e il "rroarr" del leone la fa da padrone e supplisce ad eventuali lacune.

giovedì 24 marzo 2011

Taglio?

Sarà l'aria di primavera, sarà che si è firmato il preliminare per la casa nuova e allora ormai quel che è fatto è fatto e mi sono liberata dalle ansie ("abbiamo fatto bene?", "ce la faremo con tutte le spese e il mutuo?", "era meglio aspettare?"...ecc, ecc...), sarà che in 2 giorni mi sono spazzolata 2 coniglietti Milka da 130 gr ciascuno con la scusa di fare assaggiare il cioccolato ai teppisti (ed io ne sono in un fulmine diventata dipendente), ma questo è il momento delle trasgressioni e allora oggi, ciliegina sulla torta, ho prenotato il parrucchiere. Che per me andare a tagliarmi i capelli è un evento importante, capita una volta ogni 6/8 mesi!!
Ho tempo fino a domani alle 18 per decidere cosa fare della mia folta e lunga chioma di capelli castani, (con qualche filo bianco che si nasconde ancora in mezzo agli altri).
Sono combattuta: taglio (ma come?) e mi tolgo il peso di lavare e asciugare tutta sta roba ogni 3 giorni, o lascio, che alla fine lunghi si gestiscono alla peggio con una coda di cavallo? che poi tagliare vorrebbe dire una frequentazione un po' più assidua del parrucchiere per il mantenimento ed io mica ci sono abituata...ma in questo stato non so, sembra che ho sempre un gatto randagio in testa visto che il tempo e la voglia di asciugarli con spazzola e phon o di usare la piastra per tenerli sistemati non c'è... consigli?

martedì 22 marzo 2011

A Carnevale finito...aggiornamenti

Volevo aspettare foto migliori della serata, ma se va avanti così forse le posto per il Carnevale del prossimo anno ;-) quindi vada per questa, l'unica che ho al momento...con tutta la famigliola al completo... Davide vestito da pollo (ma le zampette non c'è stato verso di fargliele indossare), Diego vestito da ape, mamma e papà due arabi improvvisati grazie a due travestimenti tirati fuori appena arrivati da una ballerina di flamenco con la borsa di Mary Poppins.
La festa è stata uno spasso! I teppisti si sono proprio divertiti, hanno ballato, e toccato incuriositi  tutti i costumi più strani, colorati e tintinnanti. E l'esperimento di cucito non è riuscito poi così male. Ma forse la prossima volta cercheremo un paio di costumi già fatti...

Come sempre sono latitante sul blog (grazie alle amiche che mi richiamano all'ordine :-) , che poi scrivere mi fa stare più contenta), perchè ancora faccio un fatica bestia a ritagliarmi un po' di tempo per me. Non riesco a capacitarmi di come questo sia possibile visto che sono ancora in maternità, e man mano che passano i mesi e si avvicina settembre continuo a domandarmi come cavolo farò dopo, quando sarò fuori casa 10 ore al giorno. Ci penseremo... tanto, per forza di cose, la soluzione verrà da sè ;-).

Oltre alla festicciola di Carnevale ci sono state tante cene con gli amici che fanno così bene alla sottoscritta (prometto che gli esperimenti culinari li testerò prima di proporli), annunci di matrimoni, convivenze imminenti e un bel progetto che ha coinvolto Marito e la sua storica band. E anche lì sono volate vie sere e pomeriggi a cucinare e tenere un minimo di ordine in casa (che se no dove li mettiamo gli ospiti?!) perchè ci sono ancora amici fantastici che vengono volentieri a trovarci anche da quando ci sono i teppisti, che si macinano i chilometri per arrivare a sto paesiello per una serata di chiacchiere vino e risate e io ne sono felicissima, perchè del nuovo ruolo di mamma quel che mi manca di più è la allegra compagnia.

Abbiamo fatto pure una capatina sulla nostra riviera e si è trovata una casina in cui migrare a Luglio e far respirare un po' di aria diversa ai teppisti . L'anno scorso la trasferta marittima durò 2 giorni e mezzo causa pandemia da virus gastrointestinale, quest'anno recupereremo stando via tutto il mese...vedremo poi come incastrarci con i 4 nonni.


mercoledì 9 marzo 2011

Lavori in corso...


Da un paio di settimane le mie serate dopo che ho messo a letto i teppisti, sono animate fino a tardi dalla fissa compagnia di ago e filo... al loro primo incontro con la sottoscritta.
Tutto è partito da un invito inaspettato ad una festa di carnevale. La prima festa in maschera dei teppisti!!
Così mi sono imbarcata in questa avventura che prevede di confezionare entro sabato pomeriggio 2 costumini per Diego e Davide. Non so quale sarà il risultato finale, ma il lavoro lentamente avanza e mi regala una certa soddisfazione anche considerato che non avevo mai cucito nulla in vita mia :-)

giovedì 24 febbraio 2011

Io ballo da solo

La sera dopo cena, quando abbiamo già messo il pigiamino ai teppisti lavati e cambiati, è uno dei momenti più belli della giornata. Stiamo seduti per terra, in cameretta, mettiamo un po' di musica, guardiamo i libri, ci strapazziamo di coccole ogni tanto coinvolgendo in questi abbracci anche una gatta (suo malgrado) che passa di là per sbaglio. Giochiamo tutti e 4 insieme, a giochi che sfido qualunque adulto a trovare divertenti, ma che facciamo e rifacciamo allo sfinimento e pur contenti insieme ai bimbi... A volte capita che uno dei due si stacchi dal gruppo, si alzi in piedi e tenendosi le manine dietro la schiena ti guardi con un sorrisino... Lo so che cosa vuole... Lo so che cosa aspetta... è il momento di cantare il Girotondo che lui balla esclusivamente da solo. Sono capaci di fare il Girotondo insieme dandosi la mano, ma da solo è meglio.

lunedì 14 febbraio 2011

Il cervello delle mamme

Da vera inesperta informatica condivido qui il giveaway di mammafelice  :-)

http://www.mammafelice.it/2011/02/14/giveaway-il-cervello-delle-mamme/

se qualche esperta anima pia ha voglia di spiegarmi qualche altra e più appropriata tecnica...grazie in anticipo!

domenica 6 febbraio 2011

Ditemi cos'è, intanto che facciamo i biscotti

Non so davvero più che sta succedendo. Sembra che un meteorite sia passato troppo vicino alla terra e abbia investito casa mia.Uno di quegli eventi che stravolgono la realtà, le abitudini, le personalità.
Fatto sta che i teppisti sono nervosissimi, gelosi e capricciosi all'ennesima potenza da un paio di settimane. Dormono pochissimo il pomeriggio (Diego), non va bene niente di quel che si fa, non va più bene quel che c'è nel piatto a pranzo e cena, non è accettabile che si venga accidentalmente sfiorati dal fratello, è insopportabile subire il cambio del pannolino, intollerabile che mamma degni di una coccola uno, o l'altro, o ancor peggio i 2 insieme. E se mamma non asseconda il desiderio (doppio) di essere tenuti in braccio in piedi ma dimostra la sua debolezza e si siede con noi sulle ginocchia? bisogna gridare l'Ingiustizia!! E' pura utopia passeggiare per strada dando la manina a un genitore che si scatena la rivolta:  "no", ci si gira dall'altro lato togliendo la mano stizziti e se qualcuno insiste a pretendere di camminare con la manina, il vero teppista, che è un duro fino in fondo, si butta a terra, seduto o sdraiato, sull'asciutto o sul bagnato, erba o cemento e urla a più non posso colorandosi di rosso in modo da esser sicuro che tutti si accorgano di lui...ci fosse qualche debole di udito.
Ogni azione quotidiana è un delirio di strilli incontrollati e inconsolabili, piedi pestati per terra, testate al pavimento, lacrime di coccodrillo a fiumi. I teppisti sono irriconoscibili. Che erano due tosti lo sapevo, ma giuro, non li riconosco più: si è perso per strada quel briciolo di ragionevolezza costruito in 18 mesi, frantumato l'equilibrio conquistato duramente fino ad ora.
Ma che succede? ho pensato al vaccino che abbiamo fatto a fine gennaio. Ma mi avevano detto che avrebbe potuto portare un po' di febbre a distanza di una settimana / dieci giorni  (ed è arrivata) non che avrebbe potuto avere conseguenze psichiche (psicadeliche!).
Ho pensato ai "terribili 2 anni" ma siamo in anticipo di 6 mesi e mi sembra troppo. E anche lo spuntare dei canini non credevo potesse essere così traumatico.
Ditemi cos'è, voi che ci siete passate o ci state passando, o avete una vaga idea di cosa stia succedendo e soprattutto come ci si tiene a galla dentro questo gorgo nero che, lo so, passerà. Deve passare.
E io in cambio vi regalo la ricetta dei biscotti che preparo ogni tanto per spargere un po' di dolcezza in casa:

BISCOTTI CROCCANTI

Ingredienti: 
3 uova intere
200 gr di zucchero
300 gr di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
sale
50 gr di noci sgusciate
100 gr di uvetta
1 scatola di cornflakes.

Tritare le noci e mettere l’uvetta in ammollo. Nel frullatore amalgamare le uova con lo zucchero, la farina, un pizzico di sale e il lievito. Unire le noci tritate e l’uvetta scolata e strizzata. Formare delle piccole palline con l’aiuto di 2 cucchiaini e passarle nei cornflakes. Sistemare i biscotti su una teglia con carta da forno e cuocere a 180 gradi per 15 minuti.



giovedì 27 gennaio 2011

Vacillo

E' un po' che non scrivo, è vero...mi sa pure troppo...che mica si tiene così un blog! eccheccavolo ce l'ho a fare un blog se non lo aggiorno?? vero..anzi, grazie a chi me lo ricorda. A chi mi fa tornare qua dove posso pure un po' sfogarmi. Perchè ci sono periodi, che ormai ho visto che si presentano ciclicamente, che io vacillo un po'.
Vacillo per i più svariati motivi.
Vacillo perchè Diego ha deciso che il pomeriggio non vuole più dormire, e che nemmeno suo fratello quindi deve farlo. Ed io non ce la faccio ad arrivare a sera senza un attimo di tregua...non ci sono abituata.
Vacillo perchè sì, adoro stare con i miei bimbi, ma la routine casalinga dopo un po' mi da un senso di claustrofobia.
Vacillo perchè avrei tanta voglia di un'uscita tra amiche, femmine, senza testosterone intorno, ma non si riesce a fare. Metterci d'accordo in 3 è fantascienza, in 2 ...pure. Lo so, sembra assurdo ma è così, abbiamo tutte vite completamente diverse e lunghe distanze ci separano.
Vacillo perchè ho iscritto i teppisti in ludoteca, ho pagato per 10 ingressi, ma è passata una settimana e ancora non siamo andati. Quando si vacilla si perde il contatto con la realtà, tutto si ingigantisce e sembra diventare insormontabile. E allora non si portano i bimbi in ludoteca perchè "e chi lo prepara il pranzo?" e perchè "ma a portarli uno alla volta su in casa al ritorno, uno piange chiuso in macchina", e perchè "ma ormai è tardi, ora che arrivo là dobbiamo già tornare indietro (che c'è da preparare il pranzo)". E allora piuttosto lasci perdere, e rimani nelle solite quattro mura senza mettere il naso fuori neppure quando torna a risplendere il sole che ormai non ci credevi più.
Vacillo perchè vorrei la mia mamma qua vicino, magari in pensione, per 10 minuti di sollievo che solo lei sa darmi, invece lavora e sta a 30 km.
Vacillo perchè ho voglia di vita sociale e dialoghi spensierati tra adulti.
Vacillo perchè quando vacillo metto tutto in discussione, mi vengono mille pensieri e sono tesa anche con i teppisti che proprio non c'entrano.
Vacillo perchè vorrei pensare alle vacanze, che è davvero tanto che non le faccio visto che l'anno scorso abbiamo abbandonato il mare dopo 2 giorni e mezzo perchè tutti abbattuti dal virus gastrointestinale, e l'anno prima la mia pancia era troppo affollata...ma ci sono vari motivi che non ci permettono di poter fare sogni un po' più concreti su destinazioni e periodi (a proposito: suggerimenti? almeno per fantasticare un po'..).
Vacillo perchè la sera crollo miseramente a letto senza riuscire a concludere la metà delle cose che vorrei, e se la narcolessia mi attanaglia già a fine gennaio, ad apriledolcedormire che faccio?
Ecco, già scrivere mi aiuta a tornare un po' più in equilibrio e il mio vacillare rallenta un po'...Se qualcuno vuole darmi una mano a restare in piedi....

domenica 9 gennaio 2011

L'Epifania tutte le feste si porta via. Anzi no.

Con la Befana abbiamo disfatto gli addobbi natalizi, abbiamo detto basta a dolci e merende a tutte le ore, abbiamo sistemato nel cassetto dei ricordi più belli gli occhietti stupiti dei teppisti davanti ai pacchi da scartare...sì  sì, proprio i pacchi, molto più attraenti del loro contenuto, avvolti nella carta colorata e pronti per essere scartati strappando, scuotendo, girandoli tra le mani in questo rito primitivo e divertentissimo, e poi le calze, cucite a mano dalla bisnonna M. e piene di succhi di frutta, pavesini e crecker (ultimamente paragonabili al nettare degli dei), e le calze di nonna G. con mandarini, e ancora crecker che più ce n'è e meglio è, e le calze ancora da scoprire di nonna M. e nonno U. con tante prelibatezze preparate con le loro mani e il loro amore.
Ma la Befana, che tutte le feste si porta via, a me ne lascia una di riserva...perchè oggi è il mio compleanno, e tra i tanti auguri, anche inaspettati, che mi hanno rallegrato la giornata, anche fantastico fuori programma..
Con cotanto testosterone in casa il mio destino quotidiano è da schiava o da regina...bè oggi, per sancire l'eccezionalità dell'evento, mi hanno fatto passare una giornata decisamente da regina :-) 
Sveglia ore 9.20 per gran concessione della prole.
Preparati armi e bagagli e trasferiti per il pranzo serviti e riveriti dalla mia mamma cuoredinonna.
Pomeriggio trascinata a mia insaputa dal marito a crogiolarci qui, nel cuore del centro di Bologna...(i bimbi lasciati alle amorevoli cure di cuoredinonna e zio A. braccio destro pronto a sfinirli con giochi, nascondini e rincorse non appena si fossero svegliati dal riposino ).
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato a questa iniziativa, che più che un regalo è stata vera e propria opera di carità...perchè quando il corpo lo richiede... :-)
E un grazie speciale al mio amico oltreoceano, l'unico che si è ricordato, oltre agli auguri, che oggi compio 20 anni. ;-P

lunedì 3 gennaio 2011

Babysitter inaspettata

Nonostante Babbo Natale abbia portato bellissimi giocattoli per i teppisti, le loro attenzioni in questi ultimi giorni sono rivolte ad un unico ed insostituibile oggetto del desiderio. E' una passione che rasenta la follia, un interesse maniacale che occupa ogni loro momento libero. L'oggetto in questione calamita i teppisti fin dal primo mattino, e viene abbandonato solo al momento di mangiare e di dormire (per inappuntabili ragioni di dimensioni).
Questo amore incontrastabile ha un nome: Cyclon, AEG Electrolux.
I piccoli teppisti trovano tremendamente irresistibile... l'aspirapolvere!
Fino a ieri ero tentata di farla sparire per un po' dalla loro vista, anche perchè essendo una, e tanto amata, era frequente oggetto di disputa e duelli all'ultimo colpo di tubo, ma mi sono accorta di poter rivalutare questo elettrodomestico dalle funzioni inaspettate. Oggi Cyclon è stata meglio di una babysitter. Diego ha passato tutto il giorno a montare e smontare la spazzola sul tubo, l'ha trascinata in sala, in cucina, in camera, nel disimpegno. Srotolava e riavvolgeva il cavo, ruotava manopole con una dedizione ammirevole e incurante della fatica (è quasi più grande di lui!). Nulla era altrettanto degno ai suoi occhi quanto lei. Oggi è stato come avere un figlio unico, illusione minata solo dalle incursioni di Davide al cospetto del fratello che provocavano urla isteriche da scenate di gelosia al solo avvicinarsi.
Non so quanto dura l'attaccamento agli oggetti transizionali ma forse, come tutte le passioni eccessive, anche questa è destinata a bruciare in fretta.